Avviene, in genere, verso fine pranzo, quando lo Chef, ignaro delle più basse pulsioni interne dell' avventore, nel commentare la sua cucina aggiunge: "beh, la prossima volta che torna avrei piacere assaggiasse i miei paccheri, il mio capriolo, il mio spezzatino di balena". La modifica della facies al tavolo è tale, canina appunto (con relativo scodinzolare implorante di palato), che il cuoco ritorna ad accendere i fuochi e, pure all' alba e dopo la copiosa degustazione di dessert, serve inappuntabile quanto era considerata solo citazione en passant.
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