Il racconto di quest' esperienza è nato lì per lì, a narrare un' immagine simbolo della dinamica socio.economica dei nostri giorni, di una realtà che riguarderà, soprattutto, i nostri figli ...
Questa è divertente. e mi permetto di raccontarvela. In genere, la presenza degli extracomunitari, nella nostra ristorazione, è cosa assai diffusa, per cui non ti trovi solo il maghrebino a servirti margherite o cotolette, ma supponi che anche in molte cucine Dna diversi si confrontino con Carbonare, Tagliate, difficilmente comunque con Spaghetti & Cipollotti. In genere, per altri versi, i locali etnici sono enclave dure e pure, di famiglie, di singole etnie associate per cooptazioni, quartieri e parentame vario. Bene, può non sempre essere così. Il tanto auspicato melting pot non è utopia. Le contaminazioni possono essere reali, concrete, divertenti, come dicevamo. E' bello che un esempio ben riuscito si trovi in questo n.est che amiamo, anzi in terra di Marca, di giussani duri e puri, di bandiere verdi cui, comunque, pur rispettandole e capendone l' attuale grande appeal, non apparteniamo.
Il cappello era necessario. L' insegna è autoctona: "Do Peoci". Iniziata come cozzeria da gente del posto è presto naufragata. L' insegna rimane, occhieggia, da alcune settimane, una "grida": Cucina di pesce - Cucina thailandese il giovedì sera. Presi da mille appendici d'agenda, la famiglia spaparazzata sul bagniascuga, alle 22.00 si rischia la scommessa. Entriamo, vah, alla peggio usciamo prima di subito. Il giovanotto, all' entrata, ha la faccia a mandorla, ma potrebbe essere
puro tarocco chinois. La flessione italiana è perfetta, più di molti nostri giovinastri
illetterati e F.B. dipendenti. La comanda è mirata, per cui si passa subito al concreto, cioè al potus. Vediamo, alla vetrinetta, un' etichetta che c'attizza (siamo collezionisti pure di quelle, quando capita), tanto pensiamo che qua del vino non ci si azzecchi più di tanto.
Il thai.fintothai, comunque a mandorla, ci corregge. "Per i piatti che ha scelto consiglierei invece altra etichetta". Si stappa un buon Sauvignon del Collio, un' etichetta alla Oriali, ma decorosa. Chiediamo il cambio di calice, più popputo, e subito veniamo accontentati. Fin qua tutto normale, anche se di ottimo livello, considerando le (non) aspettative con cui eravanmo entrati. La sorpresa arriva con i piatti, ma non sono i piatti. Nell' incipit parlavamo di melting pot di Sala e Cucina .. qua è un melting pot reverse, nel senso che il giovanotto servente è un italicus genere natu, occhiali e faccia sveglia, quindi probabilmente studente.
Il primo piatto ce lo serve un po' così, nel senso di come clientela abituale concede a gastroconsumo, a nostra piccola domanda pedante, il resto del servizio è stato puntuale e presente come in ogni buona tavola italiota di giusta professionalità et ambizione. Vabbè che il ragazzo l'è 'talian e porta gli occhiali intelligenti, ma l' imbeccata deve essergli arrivata dalla proprietà, cioè da un ragazzotto coetaneo di non più di 25anni.
4 portate, buone nel senso etnico del termine, quindi potabili.
Per i feticisti.
- Involtini primavera con salsa agrodolce.
- Spaghettini di riso con ciotola al curry, manzo, melanzane, piselli
- Maialino saltato con verdure, riso cotto al vapore
- Occhi di Drago.
All' uscita non riusciamo a trattenerci. "Ma lei è cinese, tailandese, qualcosa di orientale?". "Mia mamma è tahi, mio papà italiano".
Bella la mamma, random in sala; molto carina la sorella, al banco. Capito tutto. Si spendono sui 25€, ma la soddisfazione di vedere questo riuscito meltin
pot (pure reverse), ci conforta con gli scenari prossimi e venturi del n.est (ma anche del nostro amato paese), tenendo conto che la panza, sinora, non ha manifestato nessun brontolio o, comunque, effetto collaterale.
Do Peoci
Cozzeria e Thai Restaurant
Via S.Pio X, 71 - Castelfranco Veneto (TV)
Categoria: Sararlo Graffiti
Questo sito è un Minotauro Virtuale,
nato dall'incrociarsi
di racconti scritti e visivi,
in un luogo di confine tra
un Vittoriale Gastronomico
e il Paese dei Gastrobalocchi
© 2009 - 2024 powered by Sararlo
progetto grafico Helvetika · sviluppo Quamm Web Agency Padova